Sul l'artista
Jamie Baldridge (1975) ha studiato teologia, scrittura creativa e fotografia presso la Louisiana State University.
Ispirato dai libri che ha trovato nella soffitta di sua nonna come 101 fiabe, Baldridge ha deciso di scrivere la sua storia, che ha dato vita al suo capolavoro intitolato "The Everywhere Chronicles". Un viaggio nell'immaginazione, un esercizio sul 'What If'. Questo è un libro basato sul diario immaginario di un uomo chiamato Mr.Hogsmeath ed è ambientato alla fine del XIX secolo. Descrive la scoperta di una bizzarra città chiamata Everywhere.
Baldridge realizza le sue fotografie per illustrare questa storia e sta ancora espandendo il proprio universo. La sua tecnica è sublime, con l'uso di diversi negativi, del programma per computer Photoshop e di una tecnologia ancora più avanzata, utilizzata anche dai realizzatori de Il Signore degli Anelli. Baldridge si ispira a fotografi come Duane Michels e Joel Witkin e a pittori come Jan van Eyck, Magritte, Peter Brueghel il Vecchio, Jeroen Bosch e Rembrandt.
Il suo lavoro fa parte di collezioni, tra gli altri, dell'Ogden Museum of Southern Art, delle collezioni di libri rari della Library of Congress, della Cornell University, dello Sterling and Francine Clark Art Institute, dell'Università del Colorado a Boulder, del Rhode Island Institute of Technology , la Collezione Abercrombie della McNeese University e molte collezioni private.