Sul l'artista
Hendricus (Henricus) Jansen (L'Aia, 2 gennaio 1867 – Rotterdam, 5 febbraio 1921) è stato un grafico, litografo, illustratore, pittore, disegnatore, designer, pastellista, pittore murale, pittore del vetro e incisore olandese. Si è formato all'Accademia di arti visive dell'Aia. Come artista ha lavorato sotto il nome di Henricus.
Ha lavorato a L'Aia, Liegi, Parigi, Normandia, Bretagna, Rhenen, Voorburg, Renkum, Leida, Heeze e Rotterdam.
La sua produzione consisteva in ritratti, paesaggi urbani, scene orientali, rappresentazioni di figure, religioni, decorazioni di libri, mentre è noto anche per avere un disegno di copertina per spartiti. Dipinse molte città orientali, per lo più strade arabe, con colori vivaci e con forti zone di luce e ombra. Sono noti anche i suoi dipinti su vetro.
Un'opera speciale è un portfolio con 27 litografie: Dat Liedekin di Heere Halewine pubblicato da De Erven F. Bohn, Haarlem nel 1904 e stampato da N.V. Lith. v/h S. Lankhout & Co. all'Aia. Nella serie The Applied Arts in the Netherlands, The miniature of the book by G.H. Pannekoek Jr., pubblicata da W.L.& J. Brusse, Rotterdam, 1927, Pannekoek scrive a p. 36: Ricordo ancora l'impressione che fecero ovunque le stampe quando furono esposte all'Haagsche Kunstkring nel 1903. Per quanto è possibile accertare, questa è l'unica volta in cui le 27 litografie sono state esposte per intero. Henricus ha lavorato a questo libro colossale per due anni interi. Tra il 1893 e il 1906 realizzò cartoni animati per il Nederlandsche Spectator e immagini per Elseviers Maandblad.
Nel Teatro Reale dell'Aia c'è un soffitto ovale in una stanza con un dipinto di Henricus Jansen, mentre nello stesso ristorante cittadino e Lounge Henricus - a lui intitolato - a Sophialaan sono appese diverse scene in stile Art Nouveau. Jansen mise in scena anche spettacoli di ombre e realizzò i costumi per uno spettacolo studentesco di Lorenzo de Medici in occasione del 12° anniversario del Corpo studentesco di Delft nel 1908. Henricus creò anche le illustrazioni per l'edizione commemorativa di questo pezzo, con un testo in prosa da P.C. Boutens, a suo nome.