Honfleur superposée by Joël Moens de Hase
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Honfleur superposée 2023

Joël Moens de Hase

Stampa fotografica
100 ⨯ 100 cm
Prezzo su richiesta

Okker Art Gallery

  • A proposito di opere d'arte
    Joël Moens de Hase

    Fotografie, mosaic, Canson Brilliant print, Dia-sec/plexi
    100 cm x 100 cm
    Edition: 2/8
    2023
  • A proposito di opere artista

    Joël Moens de Hase (1959) vive e lavora a Bruxelles. Ha un Master in Business ed è attivo nel settore immobiliare. Ha ricevuto la sua formazione artistica presso La Grange des Champs (Braine L'Alleud) e l'Accademia di Uccle. Joël Moens sfrutta la prima grande rivoluzione tecnologica della sua vita (il computer) e la alimenta con la seconda (Internet), per creare i suoi fotomosaici.

    La sua arte digitale rende omaggio alle donne: divine, sensuali, creative. Dalla complessità e dalla frenesia della vita, nasce un'immagine di facile comprensione, che rimanda alla quiete e alla liberazione dell'immaginazione. Lo sfondo è costituito da migliaia di frammenti fotografici di curve femminili. In primo piano spicca un'immagine che irradia intensità, simbolo di intimità, un volto. I mosaici fotografici di Joël Moens de Hase hanno iniziato a emergere nel 2011.

    Hanno rapidamente catturato l'interesse di un pubblico nazionale e internazionale ed entrambi sono stati molto ricettivi. Questa forma d'arte digitale, un'alternativa contemporanea alla pixel art e al puntinismo, ha la capacità di sorprendere e sedurre attraverso l'originalità e l'estetica del concetto. La sua arte riflette una società digitalizzata e iperconnessa. Quelle migliaia di immagini che compongono l'opera riecheggia la sovrarappresentazione di immagini, pubblicità e rappresentazioni erotiche che ci invadono quotidianamente.

    Queste piccole immagini danno all'opera d'arte profondità e un'impressione di infinito. Possono essere letti in due modi, a seconda che lo spettatore guardi il contenuto o la forma. In questa corsa quasi ossessiva per le immagini, Joël Moens copre una vasta gamma di fonti diverse: foto di moda o pubblicità, cataloghi di vendita per corrispondenza, periodici elettronici, siti Web accattivanti e molto altro ancora.

    Fino ad ora, il suo occhio altamente selettivo ha vagato per oltre 20 milioni di immagini per sceglierne 80.000, che ha ritagliato una per una. Seguendo questo esercizio, ha quindi iniziato a comporre in modo quasi casuale, aiutato dal potente software che utilizza e dalla sua influenza sul risultato che produce, ripetendo l'operazione fino a quando le particelle rettangolari iniziano davvero ad avere un senso per lui nel suo insieme.

    Ma mentre l'artista attribuisce la massima importanza alla rappresentazione della forma e alle sue qualità estetiche, si vanta anche della capacità di sorprendere, commuovere, trasportare, liberare i sensi e l'immaginazione, e creare il divino, o addirittura il sublime. Al centro delle sue opere, il desiderio, la passione, l'attrazione dell'uomo per la donna...la sua donna. Quello che desideriamo segretamente. Quello a cui ci avviciniamo sottilmente, quello che ci divora dall'interno. Questo desiderio, che fa parte dell'essenza dell'uomo, della sua condizione umana, della sua piccola morte come dice il philosophe.

    E allo stesso tempo, il subconscio di ogni uomo riflesso da quelle migliaia di piccole immagini che compongono le opere d'arte. Il lato nobile dell'erotismo attraverso queste donne senza volto che invitano a sognare. Ma anche la Donna con la W maiuscola. La donna divina e creatrice, la donna soggetto e/o oggetto del desiderio. Ma anche la donna indipendente. Quella che ha diritto di offrirsi a Dio come fa la suora in “Adorazione”. Il diritto di essere madre e amante o né l'una né l'altra... In sostanza, ciò che Joël Moens sta ritraendo nel suo lavoro è l'amore e le diverse forme che questo amore può assumere.

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